Qualche settimana fa mi trovavo a Palermo per un breve soggiorno nella capitale italiana della cultura 2018; passeggiando per le vie principali dello shopping piene di vetrine ammiccanti e negozi con offerte imperdibili, la mia attenzione è stata attirata da una vietta trasversale dove si intravedevano scaffali di… libri! “E lì cosa c’è?” mi sono domandata tra me e me. Incuriosita mi sono avvicinata; all’inizio della via c’era un cartello con scritto “Biblioteca Privata Itinerante”.
Una biblioteca a cielo aperto? Così, in strada, esposta alle intemperie con solo dei teloni di plastica a proteggerla da pioggia e vento – sì, ok, ero a Palermo ma ciò non significa che non piove mai e il temporale di qualche sera prima ne era la dimostrazione –; una biblioteca dove tutti possono avvicinarsi e sfogliare i libri senza sentirsi osservati dall’occhio indagatore dell’immancabile bibliotecario di turno pronto a darti consigli e suggerimenti non appena incroci il suo sguardo – come capita nelle biblioteche comunali delle nostre città – …dove ero capitata?
«Benvenuta nella Z.T.L.. – bè certo sarà una zona a traffico limitato, ho subito pensato dentro di me- la Zona Traffico Librario!»
Mi dice un signore dai capelli bianchi venendomi incontro e sorridendo. «Se metti un like su Facebook ti regalo un libro!» Mi dice poi quell’uomo non perdendo mai il suo sorriso.
Sempre più incuriosita e affascinata da quel luogo, conosco il signor Pietro Tramonte che mi spiega che mi trovo in una biblioteca con circa 50.000 volumi. Spaesata mi guardo intorno quasi incredula e inizio a vagare tra gli scaffali pensando come fare a trovare libri di mio interesse tra tutta quella carta stampata depositata in modo apparentemente casuale. «Che genere ti piace leggere?» mi domanda il signor Pietro, come a leggermi nel pensiero, vedendo la mia espressione perplessa.
«Guarda questi cartellini sugli scaffali, i volumi sono suddivisi a seconda delle tematiche trattate e, a loro volta, ogni sezione rispetta l’ordine alfabetico: narrativa siciliana, poesia siciliana, tutto ciò che riguarda la Sicilia, storia, diritto commerciale e diritto pubblico, riviste dell’ottocento, giornali, teatro, cinema, letteratura inglese, gialli, romanzi, narrativa straniera, narrativa italiana…» Ce n’è per tutti i gusti insomma perché, come mi spiega il signor Pietro, il volume che io considero insignificante e di cui mi vorrei liberare è una fonte di emozioni per qualcun altro, è proprio quel volume che cerca da anni!
Infatti ogni persona qui trova qualcosa, bambini, giovani, adulti, anziani… tutti sono invitati a compartecipare e a condividere questo progetto, qui tutto è ben accetto libri, giornali, riviste, cataloghi, elenchi telefonici… e vige non la moneta euro ma la regola del baratto. «Mi porti un libro e io te ne do’ uno in cambio, metti un like sulla mia pagina Facebook e io ti regalo un libro, mi aiuti a sistemare i nuovi arrivi nelle varie sezioni e io pago il tempo che tu spendi per me donandoti un libro: è così che si fa cultura!» Mi dice il signor Pietro e io, ragionando da articolista capisco che non posso lasciarmi sfuggire questa storia… è un’iniziativa che va raccontata, così chiedo subito da dove è nata questa idea.
Il signor Pietro mi racconta che per tutta la sua vita ha lavorato come ragioniere fino al 2013 quando è arrivato anche per lui il momento di andare in pensione. Gli sono bastati pochi giorni per accorgersi che gli mancava qualcosa, la vita da pensionato non faceva per lui… non voleva stare a casa e quando la moglie gli chiese di fare ordine tra i suoi libri buttando via i più vecchi e usurati, ebbe un’intuizione e si domandò perché non metterli a disposizione di altre persone. Ma non voleva semplicemente donarli a qualche biblioteca, lui voleva anche spendersi in prima persona.
Così unendo il desiderio di fare qualcosa per gli altri e la sua passione per i libri decise di trasferirsi a Palermo, vicino al suo paese natale, e di “diffondere cultura” partendo dai suoi 5mila libri che avrebbero dato il via alla creazione di una sorta di biblioteca per tutti, all’aria aperta. L’iniziativa fu apprezzata e in poco tempo le persone cominciarono a portargli testi di vario genere: il passaparola fece il resto innescando un vortice di scambi, di baratti, di regali, di prestiti… arrivando a circa 50.000 testi odierni, anche se il numero preciso ammette di non saperlo nemmeno lui!
L’idea del signor Pietro ha ormai assunto quel connotato sociale che si era auspicato quando ha iniziato la sua avventura: quel concetto di banca del tempo di cui si sente molto parlare lui l’ha trovato realizzando un’isola culturale, come ama definirla, nel cuore di Palermo!
Si è fatto tardi così saluto questo speciale bibliotecario ringraziandolo per quello che ha avuto il coraggio di avviare e per la costanza nel portare avanti il suo progetto, ma ancora una volta mi sorprende perché dice di esser lui a dover ringraziare me perché mi sono fermata nella sua biblioteca e mentre svolto l’angolo che mi riporta sulla via principale sento che mi urla: «Ricorda, metti un like su Facebook!». Ecco la sua pagina: Biblioteca Privata Itinerante Pietro Tramonte.