Un libro fotografico per raccontare la storia dei migranti. Per mostrare come, dopo percorsi e strade tortuose, chi ha abbandonato il proprio Paese (spesso per obbligo, meno per scelta) abbia iniziato a vivere il “Secondo Capitolo” della propria vita.
Così, il progetto, autoprodotto dalla fotografa brianzola Anna Brenna, ha immortalato 14 migranti provenienti da tutte le aree del pianeta da cui hanno origine gli stranieri che arrivano in Occidente: Africa del nord e sub sahariana, America Latina, Medio Oriente, Balcani e Cina.
Sono Akolé, Agitu, Arsène, Edda, Edo, Florentin, Gentiana, Imad, Kossi, Léon, Momo, Paul, Sun An Chi e Vicky. Tra Lombardia e Trentino Alto-Adige, stanno scrivendo il secondo capito della loro vita impegnandosi come medici, infermieri, stilisti, giornalisti, titolari di industrie artigianali o di imprese di servizi, allevatori, ristoratori.
«Qualcuno ci è arrivato per scelta, qualcun altro per pura casualità, qualcuno da clandestino, qualcun altro con sistemi meno rischiosi – spiega Anna – Ma tutti loro hanno deciso di restare, ritagliandosi un proprio spazio e ognuno a modo suo sta contribuendo a far crescere e rendere migliore il nostro Paese, scrivendo il secondo capitolo della propria vita in Italia».
«Tutti, armati di sogni e bardati di speranza, hanno abbandonato sospese in aria le ultime parole delle righe al confine del passato e del tempo per varcare frontiere, per aprire una pagina bianca in terra italica dove scolpire il secondo capitolo della loro vita; quella di una “poetica relazionale”» commenta (nel libro di Brenna) Kossi A. Komla-Ebri, medico africano coinvolto nel progetto.
“Secondo Capitolo” riporta inoltre i versi di Gentiana Minga, una ragazza albanese di Bolzano che ha collaborato per la realizzazione del progetto. E a questi si aggiunge il punto di vista del sociologo Andrea Membretti (Università di Pavia): «I nuovi italiani qui ritratti sembrano avere tanto di quello che a noi, vecchi italiani, spesso manca: l’ottimismo, il desiderio di farcela, la soddisfazione piena per aver costruito una vita autonoma e indipendente, con le proprie forze, aperta al futuro. La fiducia. Le immagini colte da Anna, allora, mi hanno fatto pensare che forse, grazie a persone come queste, anche noi, insieme a loro, potremmo iniziare a scrivere il nostro secondo capitolo».
«Ho scelto di cominciare a raccontare le storie di queste persone circa due anni fa, momento in cui l’emergenza migranti sembrava aver raggiunto il culmine. – racconta la fotografa – Le notizie delle migliaia di morti nel Mediterraneo entravano con la forza di una sofferenza pervasiva nel mio quotidiano “quieto vivere”, un vero pugno nello stomaco. Ovunque anche molto lontano dai punti di ingresso dei migranti nel nostro Paese, venivano creati dei campi di accoglienza ed improvvisate soluzioni per ospitare questa gente in fuga.
In fuga dalle guerre, da conflitti etnici, persecuzioni o mancato riconoscimento di diritti essenziali, in cerca di un futuro».
Da qui, l’idea di “Secondo Capitolo”, per raccontare il fenomeno dell’immigrazione in termini positivi: «Mi piace pensare al futuro in termini di miglioramento, di civiltà e di opportunità. Ho deciso di rappresentare storie positive, a testimonianza di una possibilità concretamente realizzata, e la scelta di mostrare queste persone nei loro luoghi di lavoro o nello svolgimento delle attività di cui si occupano».
Insomma, conclude Anna, «la forza positiva di queste immagini vuole sovrapporsi al pregiudizio e alla pigra consuetudine, cieca davanti al valore silenzioso delle persone di buona volontà».
Per acquistare secondo capitolo è possibile contattare Anna Brenna tramite i contatti sul suo sito (qui).