«E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu, tira fuori il bimbo che hai dentro non nasconderlo più. E ti ho portato due fiori, uno sono io e l’altro sei tu, e vorrei essere anch’io bello come sei bella tu». Un inno alla semplicità e all’amore, quello di Poesia senza veli di Ultimo (album Peter Pan).
Poesia senza veli è la canzone di Niccolò Moriconi, in arte Ultimo. Classe 1996, con Il ballo delle incertezze ha vinto Sanremo 2018 nella sezione nuove proposte.
In Poesia senza veli, il secondo singolo dall’album Peter Pan, lascia da parte il linguaggio degli adulti, a volte freddo e troppo razionale, per dar voce al bambino che c’è in noi. Una dichiarazione d’amore senza censure e, appunto, senza veli.
Ultimo stesso spiega il testo di Poesia senza veli: «Ho pensato, se fossi un bambino, come le direi che l’amore è in ogni cosa?».
Ecco il testo di Poesia senza veli, Ultimo
E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l’altro sei tu
E vorrei essere anch’io bello come sei bella tu
Sei la certezza in cui ripararmi
La luce filtra tra gli alberi spogli
Ma il sole è nulla in confronto ai tuoi occhi
Tu sei la prima missione compiuta
Sei il desiderio che muta in uscita
È una poesia senza veli
Io vivo con i tuoi piedi
Io vivo e grazie a te se sto in piedi
E non ci credi
Prova ad aspettarmi nel fiore
Più nascosto del mondo
E sarò li prima di te
Non è amore è solo conoscerti a fondo
Scusa il disordine è che mi confondo
Non riesco a scrivere bene
Non riesco e scrivo quello che viene
E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l’altro sei tu
E vorrei essere anch’io bello come sei bella tu
Ehi qualcosa per i tuoi giorni
Quando ti chiamo e ti chiedo
Più o meno per che ora ritorni
E tu sei nel traffico e strilli
Perché ti senti incastrata
Però poi torni e sorridi
Perché sai che in fondo è passata
Io lo capisco
Che a volte ti manca tuo padre
Io nei tuoi occhi lo leggo
Vorresti avere avuto un Natale
Non tanto per un regalo
Ma per sentirti un regalo
Che per qualcuno vali
E sei il diamante più raro
Per me sei questo e altro
E non nascondere le lacrime
Che tanto scendono in basso
Tu falle cadere fino
A che non diventano fango
Poi ritorna in quel posto
Ci sarà una rosa e sarà maggio
Vorrei che ti guardassi con i miei occhi
Vorrei Che ti ascoltassi con i miei sogni
Sai la mia vita è soltanto un insieme di sogni
E tu sei l’unica parte reale che voglio nei giorni
Ehi
E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l’altro sei tu
E vorrei essere anch’io bello come sei bella tu
- musica e testo: Ultimo arrangiamento
- Prod by: Enemies Regia Emanuele Pisano
- Sceneggiatura: Emanuele Pisano e Ultimo
- Dop: Davide Ceccarelli
- Montaggio: Rocco Buonvino
- Aiuto Operatore: Danilo Greco
- Operatore: Ronin Riccardo Pits, Leonardo di Fabrizio
- Costumi e Scenografia: Giorgio Grizzi
- Make up: Claudia De Simone, Martina Gentili Fotografo di Scena Sebastiano Fernandez
- Auto Service: Fabio Pappagallo
- Organizzazione generale: Raffaello Saragò
- Direttore di Produzione: Riccardo Cesaretti
- Assistente di Produzione: Michela Fellone
- Casa di Produzione: Video Mediterranea Production in collaborazione con Pathos
- Con: Matteo Cancani Danila Di Simio