“Comprendere è essere liberi”, o meglio: liberi e libere. Proprio al tema della libertà è dedicata la sesta edizione del Festival queer Orlando. Identità, relazioni, possibilità: a Bergamo dal 3 al 12 maggio 2019, organizzato da Associazione Immaginare Orlando e Laboratorio 80.
Corpi, identità, relazioni, generi, orientamenti sessuali: per raccontare tutto questo, quasi 30 appuntamenti tra film in anteprima, performance di teatro e danza, presentazioni di libri, incontri, numerosi workshop e una mostra.
In dieci diversi luoghi della città: il festival culturale che indaga e racconta le diversità, e che ogni anno cresce richiamando un pubblico sempre più eterogeneo, torna con un’edizione davvero ricca di proposte di qualità. Nel programma spiccano l’anteprima italiana assoluta del film Consequences di Darko Štante, la performance MDLSX di Motus, con Silvia Calderoni, e la presenza di Chiara Bersani, premiata performer che parteciperà al Festival con uno spettacolo, un workshop di due giorni e una conversazione col pubblico.
I film queer di Orlando
Colonna portante del programma di Orlando è, come di consueto, il cinema. Sono nove le proiezioni in programma: tutti i film sono in anteprima per la città di Bergamo, a cui si aggiunge l’anteprima italiana assoluta con Consequences di Darko Štante.
Le proiezioni cominciano mercoledì 8 maggio e sono tutte previste all’Auditorium di Piazza Libertà. Mercoledì 8, dalle 20,30, Normal di Adele Tulli (Italia/Svezia 2019, 70′), selezionato all’ultimo Festival di Berlino – Sezione Panorama, un personalissimo viaggio tra gli stereotipi sui rituali e i gesti che inconsapevolmente condizionano la nostra sessualità; in sala presente la regista. A seguire Ni d’Ève, ni d’Adam. Une histoire intersexe di Floriane Devigne (Francia 2018, 58′), intimo e fresco documentario sull’intersessualità; in collaborazione con Gender Bender Festival di Bologna.
Giovedì 9, dalle 20,30, il cortometraggio Trip Stease. A Peep Show Video Project di CollettivO CineticO (Italia 2018, 5′) e poi l’anteprima nazionale di Consequences di Darko Štante (Slovenia/Austria 2018, 93′), racconto spietato di un’adolescenza criminale, indagine puntuale sulle insidie della maschilità tossica. A seguire L’animale di Katharina Mückstein (Austria 2018, 100′), racconto lucido sulle sfaccettature dell’identità attraverso le vicende di Mati, adolescente nella cui famiglia nessuno sembra essere come appare. Selezionato a Berlino 2018 – Sezione Panorama.
Venerdì 10, dalle 21,15, l’anteprima assoluta di Merci mais non merci della bergamasca Alessandra Beltrame (Italia 2019, 12′), con regista presente in sala. A seguire Sorry Angel di Christophe Honoré (Francia 2018, 132′), storia d’amore e disperazione tra uno scrittore malato e un giovane di provincia, ambientata nella Parigi anni ’90. Selezione ufficiale all’ultimo Festival di Cannes.
Sabato 11, dalle 21,15, Tucked di Jamie Patterson (Gran Bretagna 2018, 80′), delicata e rocambolesca commedia sull’improbabile amicizia tra due drag queen a Brighton. In collaborazione con Gender Bender Festival. A seguire La cage aux folles di Édouard Molinaro (Italia/Francia 1978, 93′), film cult del cinema gay, impertinente e divertente.
I film di Orlando sono tutti in lingua originale con sottotitoli italiani e inglesi per il pubblico straniero. Importante novità dell’edizione 2019: il pubblico in sala avrà la possibilità di votare i film, il film vincitore verrà poi proiettato nuovamente a Festival finito, all’interno di una serata dedicata.
Come spiega Mauro Danesi, Direttore artistico del Festival: «In sei anni Orlando si è consolidato come un progetto, e non solo un evento, che intreccia gli ambiti culturale e sociale all’insegna della pluralità: nei temi e nelle modalità multidisciplinari, nelle fasce di età a cui si rivolge come nella varietà di luoghi della città che vengono attivati. Questa sarà un’edizione potente grazie alle caratteristiche dei tanti artisti e artiste presenti, da Silvia Calderoni a Chiara Bersani, CollettivO CineticO, S dance Company, Siro Guglielmi, ai film di Adele Tulli, Darko Štante, Jamie Patterson o Floriane Devigne. Una mappa variegata, un viaggio che invitiamo a intraprendere seguendo il filo rosso che percorre tutto il Festival: il bisogno di resistenza culturale e di coltivare spazi di libertà, respiri e orizzonti ampi, per dare rappresentazione e visibilità a tutte le sfaccettature e possibilità della propria vita, senza riduzioni».
Aggiunge Alessia Santambrogio, responsabile Formazione dell’Associazione Immaginare Orlando: «Orlando è un festival queer ma anche un progetto culturale di comunità, che si sviluppa tutto l’anno e in cui la formazione, la valorizzazione delle differenze e la prevenzione di discriminazione e violenze ricoprono un ruolo importante e in crescita. Quest’anno sono stati coinvolti 1400 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di Bergamo e provincia, 150 professioniste/i dell’educazione, un gruppo di 30 adolescenti degli Spazi Giovanili di Bergamo e 30 donne over 60. Tutti e tutte loro, a vario titolo, entrano nel programma del Festival, con proposte inedite e nuove».
ORLANDO 2019 Trailer from Festival Orlando on Vimeo.