È stato Vercelli, con il suo primo Pride di sabato 11 maggio, ad aprire la stagione dell’Onda Pride, la grande mobilitazione dell’orgoglio organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni del movimento Lgbti.
Un appuntamento che ogni anno porta nelle strade centinaia di migliaia di persone e che quest’anno ha un valore particolare perché celebra il 50esimo anniversario dei moti di Stonewall, la rivolta che il 28 giugno 1969, allo Stonewall Inn di New York, diede il via al movimento lgbti per come oggi lo conosciamo.
«Torniamo nelle strade e nelle piazze – commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, – perché le strade e le piazze sono i luoghi dove è nata mezzo secolo fa la nostra rivoluzione. In questi 50 anni, nel mondo, moltissime cose sono cambiate. Da quella bottiglia lanciata davanti allo Stonewall Inn si è innescata una trasformazione di cui tutte e tutti siamo testimoni ogni giorno. E che non si deve fermare: proprio oggi che in Italia tira un vento oscurantista e nero, il nostro orgoglio arcobaleno riveste i panni della rivolta, della mobilitazione, della Resistenza».
Così, aggiunge Piazzoni, «saremo nelle strade per ribadire che sull’autodeterminazione e il riconoscimento dei diritti umani, civili e sociali di tutte e tutti non faremo un passo indietro. Anzi, nella nostra battaglia siamo vicini alle persone che come noi sono bersagli di una discriminazione istituzionale, a volte perfino più spietata di quella riservata alle persone lgbti».
Orgoglio arcobaleno a sostegno di tutte le persone discriminate
«Il nostro orgoglio – precisa il segretario – è perciò a sostegno delle vite delle persone migranti, di quelle con disabilità, delle donne, delle persone anziane, dei lavoratori e delle lavoratrici, delle persone povere, di quelle senza casa, di quelle oppresse dalle mafie, di quelle alle quali, in mille modi, stanno negando un futuro. Per rendere forte il nostro grido, mettiamo in calendario quest’anno ben 38 Pride, dieci in più dell’anno scorso, con l’obiettivo di mobilitare tanto le grandi città quanto i piccoli centri, in un’azione capillare che interpella tutti e tutte, perché non è tempo di guardare altrove, anzi al contrario è tempo di costruire un fronte ampio e coeso a difesa dei diritti e delle libertà conquistati e di quelli che ancora mancano».
Pride in Italia: ecco tutte le città
Dopo Vercelli, arrivano altre 37 parate dell’orgoglio: a Verona, Taranto e Bergamo il 18 maggio; a Padova, Alessandria, Salerno, Perugia e Modena il 1° giugno; a Roma, Pavia, Trieste, Messina e Ancona l’8 giugno; a Avellino, Brescia, Vicenza, Varese (pride per il quale Sguardi di Confine è Sponsor), Torino e Genova il 15 giugno; a Siracusa, Bologna, Napoli e Frosinone il 22 giugno; a Palermo il 28 giugno; a Milano, Catania e Bari il 29 giugno; a Pisa, Cagliari, Asti e Monza il 6 luglio; a Reggio Calabria, Rimini e Campobasso il 27 luglio; a Gallipoli il 16 agosto; a Sorrento e Novara il 14 settembre.