È arrivata una pioggia torrenziale
ha lavato la strada che percorro senza sosta
i miei piedi se ne andavano lesti da soli
senza comandi verso prati in discesa.
Il mio corpo leggero seguiva il vento
ero diventato di bambagia soffice e libera
In un battere di ciglia ho navigato
sopra i mari e gli oceani per mondi sconosciuti.
“Non mi arrendo”, ed è un comando, fino all’ultimo respiro
quell’andare e ritornare sa di onda e sa di mare
dove ho chiuso i miei tre sogni come perla tra le valve
in profondità remote nell’attesa di un ritorno
I miei piedi senza peso, le mie mani senza presa
sul visibile e l’invisibile, a me stesso sconosciuto
Nel silenzio della notte ho varcato tante volte
quel miracolo cullato dalla voce di mio padre.
Giusy Tolomeo (Frammenti).
Poesia dedicata a Michele Sanguine, 31enne affetto da distrofia muscolare.