La terra trema, il Centro-Italia è devastato dal terremoto. Le città di Amatrice, Accumoli, Arquata sono ridotte in macerie, i morti causati dal terremoto sono più di 280, ma sul web si fa a gara a chi scrive il post più razzista e idiota o pubblica qualche selfie o foto inopportuna soltanto per guadagnare un po’ di visibilità. I social network sono abbastanza pericolosi se non si capisce appieno il loro uso e, come al solito, i post a spiccare su tutti sono spesso i peggiori.
“La terra trema, gli sfollati sono migliaia, la ricostruzione sarà lenta, ma gli immigrati vivono negli hotel, mentre i terremotati dovranno accontentarsi delle tendopoli che rimarranno per anni”.
Messaggi di questo genere sono stati pubblicati già dalle ore successive al terremoto. Molti hanno utilizzato questa catastrofe naturale per inveire contro lo “straniero”, tra questi anche Matteo Salvini, che ha retwittato un articolo de “Il Populista” (ma va?) che riprendeva un tweet di don Cesare Donati, parroco di Boissano (SV):
“Adesso è il momento, vista la tragedia del terremoto, di mettere gli sfollati nelle strutture e i migranti sotto le tende… Vedremo”.
Non basta la Lega Nord, ma tra i post più razzisti spiccano quelli di chi, se fosse al posto degli sfollati, non vorrebbe essere aiutato dagli immigrati (tra i primi a partire volontari per Accumoli) perché preferirebbe i connazionali o perché sono arrivati moribondi e non hanno esperienza di volontariato (più “hotel a 5 stelle e WiFi”).
Terremoto: non solo razzismo, i post surreali degli sciacalli da tastiera
Non solo razzismo, ma anche fanatismo e post surreali, come il tweet (poi rimosso) di Militia Christi che addebitava la catastrofe all’approvazione delle unioni civili, il tweet dell’ex concorrente del Grande Fratello e vegana convinta, Daniela Martani, secondo la quale il karma si è abbattuto su Amatrice perché luogo di nascita dell’Amatriciana, o addirittura il post su cosa fare in caso di emergenza terremoto pubblicato dalla showgirl Federica Torti, corredato da foto sensuale che, naturalmente, è stato subito vittima di insulti.
Tutti gli “haters” (già ridimensionati da Enrico Mentana su Facebook), sciacalli dalla tastiera facile e gente in cerca di un pugno di like, dovrebbero soltanto spegnere il PC e, magari, fare una donazione per la causa. Umberto Eco disse “i social network hanno dato diritto di parola agli imbecilli” e questi si presentano puntualmente all’alba di eventi simili per gettare odio sul dolore.
Tutte le informazioni (reali) sul terremoto, le trovate qui: terremotocentroitalia.info
Foto: © Wikipedia.