Torna da giovedì 1 fino a domenica 4 ottobre 2020, a Roma, la XV edizione di IMMAGINARIA – International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women. La manifestazione di cinema indipendente dedicata al cinema delle donne, con particolare attenzione al cinema lesbico, che ci vede orgogliosamente Media Partner, quest’anno sarà realizzata in modo contingentato e nel rispetto delle norme anticontagio.
Un appuntamento con le registe più interessanti del panorama di genere, che si aprirà giovedì 1 ottobre al Teatro Biblioteca Quarticciolo alle ore 21.15, con un evento live dal titolo “Artiste per Immaginaria”, in cui si esibiranno cantautrici, attrici e danzatrici.
La serata sarà seguita dalle proiezioni dei 29 titoli in programma al Nuovo Cinema Aquila, che si svolgeranno da venerdì 2 a domenica 4 ottobre, tra cui spicca l’esclusiva proiezione italiana dei primi due episodi di “Gentleman Jack” concessi da BBC One e HBO, che daranno il via a una tre giorni in cui la capitale ospiterà fiction, documentari e cortometraggi provenienti da Gran Bretagna, Francia, Austria, Spagna, Ungheria, Bulgaria, Olanda, Norvegia, Svezia, Estonia, Portogallo, Scozia, Tunisia, Stati Uniti, Argentina e Italia. Al termine del festival saranno proclamati la migliore fiction, il miglior documentario e il migliore cortometraggio da parte delle tre giurie composte da esperte di cinema.
Fondato a Bologna nel 1993 dall’Associazione Culturale Visibilia, Immaginaria è il primo festival internazionale di cinema indipendente a tematica lesbica e femminista in Italia, come ci avevano raccontato le fondatrici storiche in questa intervista.
La XV edizione è realizzata in collaborazione con il Festival Mix Milano, con l’Ambasciata Britannica di Roma e con il Patrocino del V Municipio del Comune di Roma, grazie all’interessamento di Maria Teresa Brunetti, Assessora alle Politiche Culturali Sportive e Giovanili, Turismo, Politiche della Conciliazione dei Tempi di Vita, intergenerazionalità e pari opportunità. Immaginaria fa inoltre parte del Coordinamento dei Festival Italiani di Cinema Lgbtq ed è gemellata con il Women Makes Waves Film Festival di Taiwan.
Degna di nota è la concessione da parte di BBC One e HBO, dei primi due episodi della serie TV “Gentleman Jack” di Sally Wainwright, opera centratasulla figura di Anne Lister (1791-1840), grande studiosa, viaggiatrice, esploratrice ed imprenditrice, definita la prima lesbica moderna, una figura unica a cui il festival dedica l’edizione del 2020.
Le prime due puntate dal titolo “I Was Just Passing” (Passavo di qui) e “I Just Went There To Study Anatomy” (Ci sono andata per studiare anatomia) danno il via al racconto della vita di Lister, interpretata dall’attrice Suranne Jones. Le location spettacolari, i costumi, la ricostruzione storica, un cast straordinario, rendono questa serie un esempio del migliore cinema inglese. La prima stagione di “Gentleman Jack”, di cui è stata già annunciata la seconda serie, conta otto episodi, con un ritmo serratissimo e dialoghi tratti direttamente dai diari di Anne Lister.
Durante il festival sarà anche presentato in anteprima il volume “Nessuna mi ha mai detto di no – Anne Lister e i suoi diari segreti”, scritto da Angela Steidele e tradotto da Margherita Giacobino, scrittrice e testimonial dell’edizione 2020. Il libro, che presenta una selezione dei diari di Anne, sarà disponibile in Italia dall’autunno 2020 per Somara! Edizioni.
Tra i molti titoli in programma da segnalare il documentario “Delphine et Carole” (Francia 2019, 70’), diretto dalla regista Callisto Mc Nulty, sull’incontro tra l’attrice francese Delphine Seyrig e la pioniera del video franco-svizzera Carole Roussopoulos. Il lavoro rivoluzionario di Roussopoulos ha avuto inizio con una nuova tecnologia: la Portapak, la prima videocamera commercializzata dalla Sony nel 1967, da lei acquistata nel 1969. Attraverso di essa, Roussopoulos ha documentato il femminismo francese negli anni Settanta, in particolare le azioni rivoluzionarie e al contempo provocatorie del Movimento di liberazione femminile.
Sempre sulla trasmissione e la documentazione della storia, “The Archivettes”, di Megan Rossman, (USA 2018, 61’): “La nostra storia scompariva mentre la stavamo vivendo”. Per questo nel 1974 Deborah Edel e Joan Nestle fondarono i “Lesbian Herstory Archives”, diventati la raccolta più grande di tutto il mondo di materiali di donne lesbiche o sulle donne lesbiche. Ora le fondatrici hanno più di settant’anni e il gruppo deve affrontare il cambiamento di leadership, l’avvento della tecnologia digitale e la necessità di una nuova chiamata all’attivismo politico.
Fra le fiction si distingue la pellicola dell’austriaca Marie Kreutzer, “Der boden unter den fussen” (Austria 2019, 108’, foto apertura), che narra la vita robotizzata di una giovane e rampante donna in carriera, costretta ad avere rapporti episodici con la sua amante e a trascurare i gravi problemi familiari che si trascinano da anni. Obbligo o scelta? C’è soltanto una linea sottile che separa l’ordine e il caos, l’ascesa e la caduta.
Un salto in Argentina con “Margen de error”, di Liliana Paolinelli (Argentina 2019, 85’). L’illusione di una donna matura, che mette a rischio la stabilità della sua coppia e le relazioni con le amiche, pur di inseguire un’infatuazione tutta da verificare e che la porta a immaginare di potere sovvertire totalmente la sua vita. Con qualche margine di errore.
Inoltre due must dell’ultimo periodo, gli acclamati: “Carmen y Lola”, diArantxa Echevarría (Spagna 2018, 103’) e “Tell It To The Bees”, di Annabel Jankel (UK-Svezia 2018, 106’).
Il festival inoltre ospiterà una delle tappe del collettivo “Tutte a casa”, con la proiezione di un trailer inedito e la presentazione del progetto del social movie “Tutte a casa – Donne, lavoro, relazioni ai tempi del Covid-19”, che raccoglierà i contributi di tantissime donne che hanno risposto all’appello di girare video messaggi sul loro quotidiano durante la quarantena.
All’interno del Festival si svolgerà anche l’incontro “Let Me See You. Donne nel Cinema”, terzo tavolo nazionale di donne registe, filmmaker, sceneggiatrici, montatrici, produttrici, attrici, operatrici, introdotto da Women in Film Television & Media Italia, Mujeres nel Cinema, Visionarie e Cinema d’Autrice.
La XV edizione di Immaginaria è identificata anche dal claim “A Place for Us – Un Posto per Noi“, titolo del celebre romanzo di Isabel Miller (1969) che diviene lo slogan della kermesse 2020. Allo stesso modo venne chiamata, nel 1991, la Prima Settimana Lesbica Italiana, svoltasi a Bologna in seguito all’appello lanciato dall’Associazione Visibilia e raccolto dai gruppi militanti degli anni ’90. Fondata nel 1993 a Bologna dall’Associazione Culturale Lesbica Visibilia, Immaginaria nel corso degli anni ha ospitato più di 1700 film da tutto il mondo. Da allora Visibilia non ha mai smesso di creare insieme alle donne posti per tutte le donne. Nel 2020 Immaginaria rimane uno dei principali “Posti per Noi”, dove si incrociano le visioni, le storie, la cultura, l’arte, la politica e le vite delle donne di tutto il mondo.
Modalità d’Ingresso
Da giovedì 1 a domenica 4 ottobre 2020, presso Teatro Quarticciolo e Nuovo Cinema Aquila.
Giovedì 1 ottobre, ore 21.15: Evento Live Teatro Quarticciolo, Via Ostuni, 8 -06.69426222 – promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it
Da ven. 2 a dom. 4 ottobre, (orari in programma): Proiezioni Nuovo Cinema Aquila, Via L’Aquila, 66/74 – 06.45541398 – info@immaginariaff.it
LINK ACQUISTO TESSERE (Prenotazione Obbligatoria): http://sostieni.link/23441