I rifugiati possono rappresentare un’importante risorsa, grazie alle loro competenze e capacità che possono mettere a disposizione delle società che li accolgono. Con le giuste politiche e un adeguato sostegno, il settore privato può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutarli a farlo, con molteplici benefici per tutti.
Questo il messaggio principale lanciato dal convegno Il ruolo delle imprese nell’inclusione dei rifugiati, organizzato dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, alla SIOI – Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale a Roma.
Il convegno rappresenta l’occasione per presentare in Italia due studi che mostrano i vantaggi che comporta l’inserimento lavorativo dei rifugiati nei Paesi ospitanti.
Il primo, Promuovere con le imprese l’occupazione dei rifugiati, è un piano d’azione in dieci punti per datori di lavoro, rifugiati, governi e società civile, realizzato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OECD e UNHCR.
“Il settore privato può svolgere un ruolo essenziale nell’ affrontare il fenomeno epocale delle migrazioni forzate, come riconosciuto anche dal Global Compact sui Rifugiati”, ha dichiarato Riccardo Clerici, Protection Legal Officer di UNHCR. “Sono molte infatti le opportunità che le aziende possono offrire ai rifugiati e alle comunità ospitanti, coniugando e rispondendo ai bisogni di tutti”.
Il Piano d’azione, che si fonda su approfondite consultazioni con oltre 150 datori di lavoro, con i rifugiati e con altri attori istituzionali, è composto da 10 punti che illustrano il processo e le problematiche affrontate dai datori di lavoro nell’assunzione dei rifugiati. Per ogni punto, viene evidenziato il tipo di sostegno che possono dare governi, società civile, datori di lavoro e rifugiati.
“Dopo molte consultazioni con le parti sociali e altri attori dell’integrazione”, afferma Jonathan Chaloff, esperto della Divisione Migrazioni di OECD. “Abbiamo proposto una lista di azioni concrete che ciascuno possa intraprendere per assicurare che i rifugiati contribuiscano economicamente e partecipino alla vita delle comunità che li accolgono: abbiamo tutti un ruolo a giocare”.
Il secondo studio, Guida alle politiche sull’imprenditorialità per migranti e rifugiati, realizzato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo – UNCTAD, UNHCR e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni – OIM, intende fornire raccomandazioni sulle politiche e sui programmi volti a sostenere l’attività imprenditoriale a favore di migranti e rifugiati.
“La guida rappresenta uno strumento importante, che tra l’altro dà la possibilità di creare sinergie tra chi si occupa di migrazione e coloro che si occupano di sviluppo economico e di impresa”, afferma Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento di Mediterraneo dell’OIM.
UNCTAD, UNHCR e OIM auspicano che anche policy-makers e professionisti utilizzino la Guida per promuovere l’imprenditorialità di migranti e rifugiati a livello locale, nazionale, regionale e sovranazionale.
“La creazione di opportunità economiche per tutti è una priorità dell’agenda dello sviluppo 2030”, ricorda Fulvia Farinelli, OIC Entrepreneurship Section di UNCTAD.
In conclusione, UNHCR ricorda che sono aperte le candidature all’edizione annuale del premio Welcome. Working for refugee integration, il riconoscimento che l’Agenzia ONU per i rifugiati assegna alle aziende, cooperative, associazioni ed altri enti pubblici e privati che, in Italia, si impegnano per favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. E’ possibile candidarsi, fino al 31 ottobre 2019 seguendo le istruzioni qui.