Ricorre oggi, lunedì 22 Aprile 2019, la 49esima edizione della Giornata della Terra. Istituita dalle Nazioni Unite grazie all’impegno dell’attivista statunitense John McConnell e nata lo stesso giorno del 1970, l’iniziativa si ripete ogni anno esattamente un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera.
Ad oggi, costituisce la più vasta manifestazione ambientalista del mondo coinvolgendo, anno dopo anno, fino ad un miliardo di persone in un altissimo numero di eventi tenuti in tutto il globo. Tra questi, anche la raccolta fondi tramite il video Earth di Lil Dicky con Leonardo di Caprio e tanti altri artisti di fama internazionale.
La Giornata della Terra si pone, infatti, l’obiettivo di costituire un “momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e per promuoverne la salvaguardia”. In questa occasione viene, inoltre, sottolineata la necessità di conservare le risorse naturali della Terra sia per una migliore tutela dell’ambiente che per la promozione della convivenza pacifica dei popoli del pianeta.
Pur esistendo da ormai quasi cinquant’anni, quest’anno, in seguito alle nuove misure introdotte dalla COP24, la Conferenza delle Parti sul Clima tenutasi in Polonia lo scorso Dicembre, e all’attivismo di Greta Thunberg che, con la sua iniziativa dei “Fridays for Future”, è riuscita a coinvolgere i giovani di tutto il mondo, la cosiddetta “green generation”, in giornate di sciopero e manifestazioni per la difesa dell’ambiente, l’iniziativa sembra essere particolarmente sentita.
Giornata della Terra 2019: conservazione delle specie a rischio estinzione
Ispirandosi alle parole della scienziata ed autrice statunitense Rachel Carson, che scrisse “in nature, nothing exists alone”, si è deciso di dedicare l’edizione 2019 della Giornata della Terra al tema della conservazione delle specie a rischio di estinzione.
Lo scorso 30 Ottobre, infatti, il WWF ha pubblicato uno studio che ha coinvolto ben 59 scienziati di tutto il pianeta, i quali hanno accertato che, a partire dal 1970, lo stesso anno in cui fu istituita la Giornata della Terra, l’umanità ha provocato l’estinzione del 60% dei mammiferi, dei pesci, degli uccelli e dei rettili.
L’esperto Mike Barrett ha ben reso l’idea della portata di questa catastrofe dichiarando che “se ci fosse un declino del 60% nella popolazione umana, il fenomeno sarebbe equivalente allo svuotamento del Nord America, del Sud America, dell’Africa, dell’Europa, della Cina e dell’Oceania. Questa è la scala di ciò che abbiamo fatto”.
Questi dati sconcertanti hanno spinto molti scienziati a lanciare un vero e proprio grido d’allarme contro il possibile rischio di annientamento della fauna che, oltre a costituire un’incalcolabile perdita per la biodiversità del nostro pianeta, sarebbe un grave pericolo anche per la sopravvivenza della nostra specie, dipendente, come tutte le altre, dai delicati equilibri esistenti all’interno degli ecosistemi.
Pur rappresentando una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza, però, il fenomeno è causato proprio dall’attività umana. In particolare, sulla terra ferma è la distruzione di habitat naturali per l’ottenimento di cibo e materie prime a costituire il problema maggiore, mentre in mare è l’eccessivo sfruttamento della pesca.
Giornata della Terra: verso la “sesta estinzione di massa”
Alla luce di questi nuovi dati, molti scienziati ritengono che sul pianeta si stia verificando la “sesta estinzione di massa”, la prima a non essere causata dai naturali cambiamenti della Terra, ma da una specie particolare: l’Homo Sapiens. Se, da una parte, questa notizia può sembrare sconfortante, dall’altra ci offre speranza. Infatti, se il problema è causato da noi, siamo noi a poter e dover invertire il processo.
Da qui, l’importanza di un evento informativo, educativo, di azione e di sensibilizzazione di portata globale come la Giornata della Terra che, con le sue numerose iniziative, vuole ricordarci che “siamo la prima generazione a sapere che stiamo distruggendo il pianeta e l’ultima a poter fare qualcosa al riguardo” e che, in fondo, la Terra è di tutti gli esseri viventi, non solo dell’umanità. Interamente nostra è, però, la responsabilità di fare in modo che ogni specie conservi intatto il proprio habitat e, con esso, la propria vita.
Quindi, che si tratti di unirsi ad attività di volontariato per la pulizia di un’area della nostra zona, di una visita al museo delle scienze naturali, della visione di un film, della partecipazione ad un concerto o della visita a fiere e banchetti informativi nella nostra città, è importante partecipare numerosi a questa iniziativa, ricordando che “l’ambiente non è un lusso: è un valore aggiuntivo per crescere ed essere parte attiva della sua salvaguardia”.