A volte basta varcare un confine per trovare libertà e felicità. Così è stato per Erik e Pedro, coppia di migranti, parte della carovana che ha attraversato il sudamerica e poi il Messico per arrivare negli Stati Uniti.
I due ragazzi, di 22 e 23 anni, si sono sposati a Tijuana (Messico), con una cerimonia simbolica di fronte a centinaia di migranti. Sì, perché nel loro Paese d’origine, l’Hounduras, le unioni tra persone dello stesso sesso sono proibite.
E così è bastato andare oltre ad un pezzetto di terra per poter dire “sì, lo voglio” e celebrare ufficialmente il proprio matrimonio. Tanto dovrebbe bastare per poter comprendere il desiderio di migrare di molti. Quei molti solo alla ricerca di una vita migliore, con maggiori diritti e lontano dalle discriminazioni.
Di fatto, con l’idea che un pezzo di terra possa appartenere ad alcuni e ad altri no, nel frattempo in Messico è scoppiata la protesta. Molti residenti di Tijuana, infastiditi dalla presenta di numerosi migranti, hanno infatti manifestato vicino al rifugio provvisorio allestito per accogliere i tanti in arrivo. Perché, si sa, “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri”.
Ma, in ogni caso, l’amore tra Erik e Pedro ha fatto il giro del mondo. Ad immortalare il “sì”, su Twitter, è stata la giornalista Sarah Kinosian, in viaggio con la carovana. “Congratulazioni a Erik e Pedro – ha scritto – la prima coppia Lgbt, delle 7 presenti nella carovana di migranti ad essersi spostate oggi”.
Di seguito il video.
Congrats to Erick and Pedro! The first LGBT couple of 7 from the migrant caravan to get married today. pic.twitter.com/6t3Snt6jZV
— Sarah Kinosian (@skinosian) 18 novembre 2018