Ripensare le identità e i confini è possibile? Cosa significa essere italiani? Da queste domande ha origine il progetto Identità S|confinate – La conoscenza può essere un antidoto contro la paura.
Il progetto prevede una ricerca di sostenitori e una raccolta fondi attraverso la piattaforma GoFundMe volta all’acquisto di Test del DNA delle origini proposti da 24Genetics.
Tali test verranno poi consegnati ai ministri del Governo italiano a scopo esemplare per la società civile, auspicando l’avvio di una riflessione riguardo le migrazioni e la loro onnipresenza nella storia umana.
I Il gruppo organizzatore e gestore conta 12 studenti universitari provenienti da diverse città italiane che collaborano tra loro, e con altri studenti, all’interno del gruppo dell’Agenzia di Stampa Giovanile di Bologna. Il progetto Identità Sconfinate quindi, nasce da un terreno di interesse e formazione riguardo al tema della comunicazione efficace e si sviluppa autonomamente portato avanti dagli studenti. Pertanto, il progetto è stato realizzato col supporto di tale organizzazione e con l’aiuto e il sostegno di numerose associazioni di diverse città italiane.
“La conoscenza può essere un antidoto contro la paura: questo test è un esempio lampante di come la scienza ci permetta di negare e combattere le teorie razziste. Ci auguriamo che essendo un test sicuro e che potrebbe essere esemplare per l’intera popolazione, i membri del nostro governo non si sentano attaccati e accolgano serenamente la nostra proposta.
Ci auguriamo, inoltre, che la società civile inizi a considerare la nostra “identità”, le nostre “differenze” e le migrazioni in maniera diversa. Lo dice anche la scienza: non esistono confini netti quando si tratta di guardare a ciò che ci costituisce”, recitano le ultime righe del volantino che presenta il progetto.
Oltre a farci riflettere, però, il progetto si propone di diffondere un nuovo modo di concepire l’identità e i confini. Utilizzando mezzi scientifici mai stati disponibili in passato che possono aiutare ognuno di noi a concepirsi come essere mutevole e vario, riscoprendo il lato umano dell’accoglienza e l’universalità delle migrazioni stesse.
Per queste ragioni è stato scelto il titolo “Identità S|confinate”, rappresentativo del passaggio da una percezione limitata di noi stessi e delle nostre identità a una percezione mobile e aperta, in un momento in cui i nazionalismi ritornano forti ma i problemi globali si aggravano sempre più e richiedono unità nell’umanità intera.