Attivare “Corridoi universitari” tra Etiopia e Italia per dare la possibilità a studenti rifugiati di proseguire il loro percorso accademico all’Università di Bologna.
È l’obiettivo del protocollo d’intesa per il progetto pilota UNI-CO-RE promosso dall’Università di Bologna e UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), insieme ad un ampia rete di partner con il supporto di enti e istituzioni italiane e internazionali.
Il documento è stato finalizzato il 6 febbraio nella sede dell’Ufficio dell’UNHCR di Roma. A firmarlo sono stati Roland Schilling (vice Rappresentante regionale dell’UNHCR per il Sud Europa), Francesco Ubertini (rettore dell’Università di Bologna), Don Francesco Antonio Soddu (direttore Caritas Italiana) e Luigi Maria Vignali (Ministro Plenipotenziario).
L’accordo prevede la selezione di cinque studenti rifugiati che in Etiopia hanno conseguito la laurea e intendono proseguire gli studi in Italia.
Grazie ai corridoi universitari di UNI-CO-RE, gli studenti potranno ottenere borse di studio per frequentare un corso di laurea magistrale dell’Università di Bologna. Per loro sono previsti servizi di supporto amministrativo e logistico e percorsi di integrazione nella vita universitaria locale.
Affianca il progetto un’ampia rete di partner: Arcidiocesi di Bologna, ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna, Federmanager Bologna – Ravenna, Gandhi Charity, Manageritalia Emilia Romagna, Next Generation Italy.
Un’iniziativa simile è Mosaic. Attivata grazie ad un bando europeo, mira a riunione un’orchestra composta da musicisti europei e migranti. Capofila è l’orchesta italiana Amadeus.