Unicef su Safer Internet Day, i pericoli di violenza, cyberbullismo e molestie digitali.
Nel mondo il 70,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni sono online e questo richiede azioni concordate per prevenire e affrontare la violenza online contro bambini e adolescenti. L’ha ricordato l’Unicef in occasione del Safer Internet Day (5 febbraio).
In Italia naviga su Internet il 90,2% dei giovani in questa fascia di età: in particolare, il tasso è pari a 89,8% fra le ragazze e a 90,6% fra i coetanei maschi. Su 80 Stati presi in esame, quelli con giovani tra i 15 e i 24 anni meno connessi sono: Nigeria con il 4,6%, Bangladesh 11,8%, Pakistan 18,5%, Zimbabwe 25% e Kenya con il 29,7%.
Al vertice della classifica troviamo Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Malta e Slovenia con il 100% dei giovani connessi al web, seguiti da Gran Bretagna e Corea del Sud con il 99,8%, Portogallo e Germania con il 99%, Spagna (98%), Francia (97%) e Stati Uniti con l’85,2%.
Internet, uno strumento a disposizione dei giovani
Per l’Unicef, internet deve essere uno strumento a disposizione dei giovani, a prescindere dal loro livello di reddito. Secondo l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), mentre nei paesi più ricchi il 94% dei giovani tra i 15 ei 24 anni è online,rispetto a una media del 65% dei paesi più poveri.
E a compiere un passo in avanti è l’utilizzo di Internet da parte della popolazione a livello generale: a prescindere dall’età, metà della popolazione globale è connessa a Internet. Questa crescita della popolazione online comporta tuttavia sempre più rischi. Secondo i dati UNESCO sulla prevalenza del cyberbullismo nei paesi ad alto reddito, la percentuale di bambini e adolescenti che ne sono vittime varia tra 5% e 21%, con una maggiore probabilità per le ragazze di subire questo genere di angherie.
Safer Internet Day e l’arma della gentilezza
L’appello lanciato da Unicef in occasione del Safer Internet Day fa seguito a un
sondaggio globale che in 5 settimane ha ricevuto più di
1 milione di risposte da 160 Paesi, una serie di incontri tematici, condotti da studenti, in diverse parti del mondo:
#ENDviolence Youth Talks.
I ragazzi hanno fornito risposte interessanti su ciò che essi stessi e i loro genitori, insegnanti e politici possono fare per la loro sicurezza. La
gentilezza spicca come una delle azioni più efficaci per prevenire
bullismo e cyberbullismo.
«Abbiamo ascoltato i bambini e i giovani del mondo e ciò che dicono è chiaro: Internet deve diventare un luogo ricco di gentilezza. Per questo, per il Safer Internet Day, l’Unicef sta invitando tutti, giovani e adulti, ad essere più gentili online, chiedendo un’azione più ampia per rendere Internet un posto più sicuro per ognuno» afferma Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia.
«A distanza di quasi due anni dall’entrata in vigore della legge sul contrasto del cyberbullismo (L.71/17), approvata in via definitiva dal Parlamento italiano il 17 maggio 2017, l’Unicef Italia ne auspica una piena attuazione soprattutto in materia di prevenzione.
Prevenire gli atti di bullismo online è la nostra sfida più importante e impegnativa. In particolare, l’Unicef Italia chiede che venga implementato il Piano di azione per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, previsto dall’art. 3 della stessa legge».
Il cyberbullismo può causare profonde ferite perché può rapidamente raggiungere un’audience molto estesa e rimanere accessibile online a tempo indeterminato, perseguitando virtualmente le sue vittime per tutta la vita. Bullismo e cyberbullismo si alimentano a vicenda, formando un continuum di comportamenti nocivi.
Secondo gli studi, le vittime di cyberbullismo hanno maggiori probabilità di entrare nel consumo di alcool e droghe e di cadere nell’abbandono scolastico rispetto agli altri studenti. Essi hanno anche maggiori probabilità di conseguire risultati scolastici negativi, avere bassa autostima e problemi di salute. In situazioni estreme, il cyberbullismo può condurre al suicidio.
«30 anni dopo l’adozione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e la creazione del World Wide Web, è tempo per i governi, le famiglie, il settore accademico e privato di mettere i bambini e i giovani al centro delle politiche digitali – sottolinea ancora Samengo – Proteggendoli da ciò che di peggio Internet può offrire e espandendo l’accesso al meglio, possiamo aiutare a cambiare positivamente per sempre l’equilibrio».
Safer Internet Day: la situazione in Italia
Sempre in tema di prevenzione, l’Unicef Italia ha dedicato una particolare attenzione al tema del bullismo e del cyberbullismo elaborando uno specifico
kit didattico per le scuole dal titolo “
Non perdiamoci di vista”.
Attraverso questo strumento l’Unicef Italia intende contribuire ad accrescere la consapevolezza dei rischi legati a bullismo e cyberbullismo con la realizzazione di percorsi educativi che consentano ai ragazzi di sviluppare empatia e solidarietà attraverso una riflessione sul modo in cui costruiscono e vivono le loro relazioni.
Unicef Italia ha anche realizzato – insieme a Unicef Malesia, Digi e Telenor Group –
una guida per genitori su come parlare di Internet ai figli
Inoltre, Unicef Italia sta avviando il progetto “Legalità” insieme all
’Associazione CamMiNo nelle scuole secondarie di secondo grado di 7 città italiane. Il
focus è sul cyberbullismo e la sicurezza in rete.
Il progetto prevede lezioni interattive con i ragazzi e le ragazze, per approfondire gli aspetti giuridici, psicologici, pedagogici e tecnico-informatici del cyberbullismo e della sicurezza in rete.
Sarà inoltre dedicato un momento alla simulazione di un procedimento penale minorile relativo a un possibile comportamento improprio in rete.