Deputata statunitense del Partito Democratico Nancy Pelosi eletta speaker della Camera. Oggi è la donna più potente d’America, temibile avversaria di Donald Trump.
Poco prima di Natale aveva accusato Donald Trump di voler costruire il muro del Messico solo per dimostrare di essere “macho”. Da quell’incontro, uscita dalla Casa Bianca, ha sfoggiato sorriso, occhiali da sole e cappotto arancione, immagine che fa fatto il giro del web in un batter d’occhio. Nancy Pelosi, deputata italoamericana 78enne della California, è stata subito paragonata a una gangster o un’eroina da film d’azione.
Quel duro faccia a faccia ha decretato la paralisi parziale del Governo, i democratici si sono infatti opposti ai 5 miliardi chiesti dal presidente per la costruzione del muro e così non si è più trovato l’accordo sul bilancio.
E ora che Nancy Pelosi è stata eletta speaker della Camera, ovvero la presidente (la carica più alta del Congresso e la terza persona in linea di successione al potere dopo presidente e vicepresidente), si apre definitivamente una nuova fase (più instabile e burrascosa) per Trump. Lo speaker è un ruolo di grande prestigio, visibilità e potere: decide a quali leggi dare priorità, a quali deputati dare più spazio e a quali far arrivare più fondi.
Oggi, con il “Divided Government”, ovvero con il Senato in mano ai repubblicani e la Camera ai democratici, è il momento più duro per il tycoon. Il vento del cambiamento è iniziato infatti con le Midterm Elections, le elezioni di metà mandato grazie alle quali, tra le altre cose, sono state elette più di 100 donne (quasi tutte dem) tra le quali anche la prima donna afroamericana, le prime due native americane, la prima musulmana e la più giovane di sempre (leggi qui l’elenco completo). E non solo, dalle Midterm Elections del 2018 è arrivato anche il primo governatore di uno Stato, apertamente gay.
Ora Nancy Pelosi, eletta con 220 voti al 116esimo Congresso e speaker per la seconda volta nella sua carriera, conferma così quella ventata di novità. «Entriamo in questo nuovo Congresso con un senso di grande speranza e fiducia per il futuro. La nostra nazione è in un momento storico. Due mesi fa, il popolo americano ha parlato e ha chiesto una nuova alba» ha detto nel suo discorso davanti alla Camera dei Rappresentanti. Al suo fianco, i suoi nove nipotini e i figli di tutti i deputati: occasione per dedicare l’apertura dei lavori della Camera “ai bambini d’America”.
E la nuova alba va verso l’abbattimento di quelle barriere che l’attuale presidente d’America oggi vorrebbe costruire. Sempre più alte e sempre più arroganti. La bravura negoziale di Nancy si misurerà infatti sul fronte della chiusura federale e sulla richiesta di Trump che qualsiasi legge di rifinanziamento dei ministeri interessati includa anche una prima rata per il pagamento del muro al confine con il Messico.
Insomma, Nancy Pelosi non si è ripresa solo il “gavel”, il martelletto già usato dal 2007 al 2011, quando diventò la prima donna al vertice della House. La nuova speaker d’America ha ripreso in mano anche la dignità e il rispetto dei diritti delle minoranze. Avanti tutta ai prossimi due anni e mezzo di mandato e verso il 2020, le prossime presidenziali d’America.