Le Stelle di Natale Ail compiono 30 Anni. L’Associazione Italiana Contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma Onlus è scesa in piazza, questo weekend (7-9 dicembre) ancora una volta grazie all’impegno di migliaia di volontari.
L’obiettivo è finanziare la ricerca, potenziare il servizio di assistenza domiciliare per adulti e bambini, sostenere le case alloggio, finanziare i servizi socio-assistenziali alle famiglie, supportare il funzionamento dei centri di ematologia, i centri di trapianto di cellule staminali e i laboratori per la diagnosi e la ricerca e promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio.
L’iniziativa, posta sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, si è svolta in 4.800 piazze italiane per questo 2018.
Ogni anno in cui è stata realizzata la proposta sono state destinare somme significative al finanziamento di progetti di ricerca scientifica e di assistenza sanitaria, contribuendo a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue.
Come spiegano i responsabili di Ali, «i rilevanti risultati negli studi scientifici e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici. È necessario però continuare su questa strada per raggiungere nuovi obiettivi e rendere leucemie, linfomi e mielomi sempre più guaribili».
#sostieniail non solo con una #buonastella
La vendita delle Stelle di Natale non è però l’unica proposta di Ail per sostenere la ricerca. Dal 1 al 16 dicembre è attivo anche il numero solidale 45585 attraverso il quale si può fare una donazione tramite SMS (2euro) o con una telefonata (fino a 10euro).
Grazie ai fondi raccolti attraverso il numero solidale si potrà finanziare Ail Accoglie, il servizio di supporto ai pazienti che per sottoporsi alle cure sono costretti a lasciare le città di residenza. I fondi serviranno quindi a supportare le Case alloggio, strutture per l’accoglienza gratuita dei malati, e i Viaggi solidali di chi deve raggiungere la struttura per il trattamento. Queste iniziative andranno ad aggiungersi alle numerose che già da 50 anni contraddistinguono l’operato dell’associazione.
«Il percorso terapeutico contro un tumore del sangue è lungo e complesso – commentano da Ail – e spesso il paziente, accompagnato dai familiari, è costretto a lasciare la propria città per seguire le cure. Questi spostamenti, frequenti e continuativi nel tempo, hanno un forte impatto sulla sua vita, sia a livello psicologico che economico».