I. Ceriani
Prodotto last-minute dei fluorescenti anni ottanta, nasce e cresce nella provincia cronica, strimpellando malamente una Ibanez. Il suo lato nerd è da subito ipertrofico, tra gare per latinisti, dipendenze “seriali” e anglofilia drammaturgica. Ha vissuto la Russia pre-uralica, il Sub Sahara di Khartoum, l’Inghilterra austeniana e la pianura padana. Pur da laureanda in medicina, forse taglia-e-cuci, non sopravvivrebbe senza il cinema e un sipario.
È stata vicepresidente di un’associazione di promozione culturale giovanile e tra i fondatori di una compagnia teatrale amatoriale; ha partecipato a progetti di cooperazione nazionali e internazionali. Insegna educazione sanitaria e italiano ai rifugiati nei centri di accoglienza a Varese, e da anni è volontaria paramedico presso l’ambulatorio Sanità di Frontiera, aperto gratuitamente a migranti e persone senza fissa dimora. Dal 2020 è direttrice della comunicazione dei Verdi Città di Varese.
Scrive per evitarsi di parlare.
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