Come festeggiano il Natale in Yemen?

Come festeggiano il Natale in Yemen? Innanzitutto bisogna ricordare che, secondo  quanto riportato da Unicef, nello stato all’estremità della penisola Araba muore un bambino ogni 10 minuti. Riprendendo questi dati l’artista polacco Igor Dobrowolski ha realizzato immagini fotografiche d’impatto affiggendole per le strade di Berlino, proprio come dei cartelloni pubblicitari.

Dobrowolski lo abbiamo già conosciuto per la sua campagna di denuncia contro lo sfruttamento dell’industria della moda. In questo caso, invece, l’artista ha deciso di mettere a confronto il nostro ricco e sfarzoso Natale con situazioni in forte contrasto nello Yemen.

Riprendendo le dichiarazioni di Amnesty International, ad esempio, Stati Uniti, Francia, Spagna, Canada e Turchia hanno trasferito circa 5,9milioni di dollari per l’approvvigionamento di armamenti all’Arabia Saudita tra il 2015 e il 2016. Sono stati così acquistati droni, bombe, missili, proiettili esplosivi e razzi “per essere usati per facilitare gravi violazioni nello Yemen”. Sono già stati 4.600 i civili uccisi durante il conflitto in corso, oltre 8mila i feriti. I bambini che hanno perso la vita, invece, sono 1.200. 

Per di più, come ricorda il Guardian, “la Gran Bretagna ha bloccato gli sforzi dell’Unione Europea per stabilire un’inchiesta internazionale indipendente sulla guerra in Yemen, provocando sgomento tra i gruppi per i diritti umani”.

Nello Yemen, però, la situazione è sempre più tragica. Come denuncia sempre Amnesty International, infatti, “Usa, Inghilterra e Francia devono immediatamente cessare di fornire armi alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita che combatte nello Yemen. Questa situazione sta impedendo l’assistenza umanitaria, compresi gli elementi indispensabili per la sopravvivenza dei civili. Secondo l’Onu e le agenzie umanitarie, cibo e medicine vengono bloccati e le scorte essenziali si esauriranno nel giro di poche settimane”.

Insomma, mentre i camini sono caldi e i finti alberi casalinghi addobbati a festa nel nostro salone di casa con tanti più o meno inutili regali, da un’altra parte del mondo si combatte ancora tra la vita e la morte per una guerra causata dai nostri stessi Governi occidentali “moderni e democratici”. Insomma, quel Gesù “in una grotta al freddo e al gelo” che celebriamo senza ricordarne il vero significato è ancora dolorosamente vivo.

Certo, evitare di concederci di vivere il benessere e di avere il lusso di “inutili regali” sotto l’albero non avrebbe molto senso. Ma senso neppure ha voltarsi dall’altra parte e fingere che tutto il Pianeta sia un luogo perfetto dove vivere, ad ogni latitudine. Per quanto la consapevolezza non smuova gli oceani è pur sempre un buon punto di partenza. Ecco, cerchiamo almeno di non dimenticarci che, ad esempio, il Natale in Yemen non è esattamente come il nostro. In ogni caso, buone feste a tutti.

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

Igor Dobrowolski

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

Natale in Yemen Igor Dobrowolski

 

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