Mariella – il sapore di casa

Vorrei proiettarmi in avanti e fare del Futuro un interlocutore attento ed affettuoso a cui indirizzare una lettera che racconti questo nostro strano, surreale presente.

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Non so quale sia la linea d’ombra, il momento che ha segnato il passaggio dal nostro “ieri”, che indossava i vestiti di una tranquilla quotidianità, al nostro oggi, in cui siamo costretti a vivere in una bolla che rotea intorno a paesaggi esterni ed interni a noi, fatti di paura, dolore, incredulità e tristezza.

Una realtà contraddistinta da un silenzio che grida, dall’isolamento, da un cambiamento radicale di gesti quotidiani che davamo per scontati. Come un abbraccio, una stretta di mano o un andare leggero verso un amico, un familiare, un vicino di casa. Temiamo i contatti ravvicinati, anche l’aria che respiriamo e la presenza invisibile e crudele di un nemico che non ha volto.

Quando questa immane tempesta si allontanerà, la nostra vita ne conserverà tracce indelebili, rivoli di dolore sottili e pervasivi che scorreranno sul nostro cuore e tra le nostra membra. Forse accadrà, ma adesso dobbiamo combattere e poggiare le nostre lacrime in strumenti di speranza e di fiducia, allungando le mani e raggiungendo, idealmente, quelle di tutti coloro che stanno affrontando prove estreme, come la malattia o la perdita dei propri cari. Sì, perché dietro i numeri di una lunga lista di morti, ci sono i volti di uomini e donne innocenti strappati via da questo nemico sempre presente, seppur nascosto nell’ombra… un nemico che non conosce pietà e sosta.

Bisogna affrontarlo, armati di pazienza coraggio e tanta voglia di vivere. Per sconfiggerlo non si può ricorrere al metodo del lasciarsi portare dall’onda, del girovagare tra le mura domestiche che rischiano di imprigionarci, nel tentativo di arrivare a sera, alla fine di un altro giorno. Forse serve accogliere questa forzata solitudine e riempirla di amore e bellezza, per piccoli gesti ai quali dare, oggi, un valore rinnovato. Io, per esempio, mi sento al sicuro indossando piccoli monili che mi trasportano sulla mia isola lontana, in terra greca, dove so che tornerò.

Curo le piante del giardino e dei balconi che mi regalano i colori di una rinnovata primavera o ascolto la musica che mi riporta a momenti di vita vissuta appieno. Tra il profumo dei pini marittimi e i colori intensi del mare. Nel frattempo, in cucina, il profumo del pane o gli occhi di chi amo mi ricordano che c’è casa, sì c’è casa, nonostante tutto…

E in questi attimi che sanno di infinito… raccolgo i miei pensieri e so che verrà l’estate e ci sarà un futuro nonostante tutto. So che l’amore, l’armonia che riusciamo a dare e a ricevere anche in questi momenti difficili, la bellezza che ritroviamo nelle piccole cose di un quotidiano sfasato e strano, la visione della luna corredata da una stella luminosa, a sera, ci traghetteranno dall’altra parte.

Mariella

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