Leggiuno, un intero paese addobbato da 500mila lucine colorate a ricordarci che il Natale è un periodo magico per scaldare i cuori dalla fredda banalità della routine quotidiana.
Mancano dieci giorni a Natale e lo scenario che mi circonda è questo: per le strade tutti si lamentano e vanno veloci perché hanno fretta, se ci si incontra a piedi scatta la classica frase “se non ci vediamo più, buone feste!”, al supermercato si sfreccia tra gli scaffali agguantando quante più cose il carrello riesce a contenere e la sensazione è sempre quella che “la gente mangia solo durante i giorni di festa”, ai telegiornali si moltiplicano i servizi su dove gli italiani trascorreranno il cenone della vigilia o su quanto spenderanno per i regali, sui social si sprecano foto e selfie in compagnia di alberi e presepi, e se è presto per parlare di corsa all’ultimo dono, di certo non lo è per affollare i centri commerciali in attesa del proprio turno per sedersi sulle gambe di Babbo Natale.
Il mio amico Serafino l’altro giorno mi ha scritto rivelandomi di essere quasi nauseato da tutta questa frenesia e da tutto questo consumismo che ruota attorno al 25 dicembre. Questo è vero per le città ma devo ammettere che nei paesini si respira ancora quell’atmosfera natalizia e un po’ fiabesca di quando si era bambini.
Settimana scorsa, in occasione dell’8 dicembre, sono andata a Leggiuno, il paese delle lucine: non nascondo che all’inizio ero un po’ scettica ma, appena sono scesa dalle macchina mi sono dovuta ricredere, una magica atmosfera mi ha circondato trasportandomi in un mondo incantato e quasi surreale.
Fino al 6 gennaio a Leggiuno, vicino al Lago Maggiore, per il sesto anno consecutivo è possibile farsi affascinare dalla poesia di un paese addobbato da 500mila luci natalizie che illuminano strade, case, giardini, palazzi, balconi dando luogo a uno spettacolo che lascia grandi e piccini a bocca aperta.
L’iniziativa è partita una ventina d’anni fa grazie al signor Betti che dal Brasile, luogo natio della moglie, portò le prime luci con cui abbellire le proprie decorazioni natalizie. Da quella volta le sue installazioni sono aumentate di anno in anno arrivando a coinvolgere l’intero paese. Le 500mila luci a led, a basso consumo energetico, ogni anno cambiano danno origine a scenari e installazioni sempre nuove affinché l’evento non sia mai ripetitivo.
Il percorso fiabesco di Leggiuno parte proprio dalla casa illuminata della famiglia Betti al cui cancello si arriva passando in uno stretto vicolo addobbato da un pergolato fatto di luci gialle che danno l’idea di un passaggio verso un altro mondo. Nel giardino della casa, tutta illuminata, un prato di fiori che cambiano colore, alberi, cigni, caprette, stambecchi, un laghetto e anche due pavoni.
«Io vengo tutti gli anni e quei pavoni prima non c’erano. Sono la novità di quest’anno» mi racconta una signora di fianco a me davanti a quello spettacolo emozionante.
Gli altri luoghi significativi sono il bosco incantato, che è una vera “foresta con vegetazione e fauna luminose, caratterizzata da una dettagliata combinazione di particolari che lo rendono unico nel suo genere”, la chiesa, dal cui campanile partono lunghi fili di lucine che creano un cielo stellato sotto il quale si può passeggiare ammirando il presepe a grandezza naturale allestito proprio sul sagrato.
Ad accompagnare lo spettacolo luminoso ogni giorni sono organizzati eventi come mercatini, bancarelle o cori gospel, cioccolata calda o vin brulé.
Insomma qualche ora di evasione dalle città per riassaporare quell’atmosfera fanciullesca che noi grandi abbiamo ormai dimenticato: durante le imminenti feste natalizie consiglio a tutti di farsi un regalo personale e di trascorrere un pomeriggio a Leggiuno.